Ecco qua, una bella ricetta perfetta per questa fredda stagione dei cavoli.
Sicuramente il cavolo lesso con l’olio nuovo e una spolverata di pepe rimane uno dei piatti al mondo che preferisco, ma questa versione medio orientale, o più precisamente palestinese, di condire il cavolo fiore è formidabile.
Ci sono ricette che proprio non capisco come mai non siano ancora un’abitudine ovunque.
Ad esempio, le ricette che si fanno con le foglie di vite, tipiche della cucina ottomana. Perché non si prepara niente in Italia con le foglie di vite che sono un prodotto che abbonda in tutto il paese? Chissà, misteri dell’economia e della gastronomia! Comunque, questa ricetta, così semplice, una volta provata, prenderà residenza nelle vostre cucine.
L’ho preparata per la mia amica Paolina che stasera viene a cena da me. Cucino raramente il cavolo quando ho qualcuno a cena. Oggi mi sono accorta che lo preparo spesso quando viene Paola oppure quando sono da sola con Alessandra.
Forse lo reputo un alimento di serie B? Forse i cavoli non sono all’altezza di una cena con ospiti? Ho l’impressione di non essere la sola a trattare il cavolfiore in maniera così poco rispettosa perché, difficilmente, lo trovo in tavola quando sono invitata a cena a casa di amici. Allora “mi sono chiesta il ruolo del cavolfiore nella mia vita e cosa ha rappresentato fino ad oggi“.
Il cavolo è sicuramente il profumo della casa in cui sono nata e vissuta. Ha a che fare con l’ambiente domestico, con la nebbia dei vapori della cucina, con una pentola con il coperchio ballerino sul fuoco. Si, il cavolfiore è proprio un alimento da famiglia. Forse per via di quel suo odore che rimane per casa fino al giorno dopo o forse perché è un alimento così semplice da cucinare che nessuna massaia o massaio può dare prova delle sue doti da chef nel prepararlo?
Comunque sia, ho capito che la mia amica Paolina è una parte molto intima della mia vita, è un pezzo di famiglia…. e tutto ciò perché le cucino il cavolo!
Dunque, l’augurio è che possiate, anche voi, preparare dei profumati cavolfiori lessi per gli amici perché ciò significherà che avete con loro un senso di familiarità e intimità profonda!
Ma torniamo a questo bel libro da cui ho tratto la ricetta del cavolfiore con tahine che si intitola “Olives, Lemons & Za’atar. The Best Middle East Home Cooking” scritto da Rawia Bishara, un chef nata e cresciuta a Nazareth.
Rawia in arabo significa “colei che racconta storie” e, nell’introduzione si legge, infatti, che l’intenzione dell’autrice è proprio quella di raccontare di una terra e della sua cultura attraverso il cibo.
I nomi in arabo hanno sempre dei significati e sono incredibilmente poetici e onirici: ad esempio Karimi significa colui che è generoso e magnanimo con gli altri; Zahir, colei che porge il suo aiuto; Noor significa luce (quando si dice, in forma di saluto, “Sabah el noor” si augura a chi si incontra una mattina piena di luce); Sawsan ovvero l’iris o il giglio; Amal (uno dei miei preferiti perchè è il nome di una bimba simpatica e amorosa) significa speranza.
Il libro promette quello che dichiara nel titolo; si tratta infatti di ricette di famiglia, piatti che si preparano nella quotidianità delle famiglie palestinesi. Chef Rawia non si è fermata a questo libro ed ha aperto un meraviglioso ristorante a New York che si chiama “Tanoreen” ed ha pubblicato anche un nuovo libro che si intitola “Levant“.
Ho avuto la fortuna di poter pranzare in questo ristorante che si trova in una tranquilla strada di Brooklyn. E’ molto elegante, denso di atmosfera medio orientale e la cucina è divina. Ho assaggiato falafel, kibbeh and musakhan veramente unici per i loro sapori decisi ed al contempo per la loro leggerezza.
Con Chef Rawia ci siamo scambiate i nostri libri e …. sorriso in questa foto!
2 cavolfiori INGREDIENTI PER LA THICK TAHINI SAUCE Si può scegliere di friggere il cavolo oppure di cuocerlo nel forno. Io ho preparato questa ricetta in vari modi ed una versione che mi piace è quella con il cavolo fritto ripassato poi in forno (meglio esagerare sempre in cucina no?). Una volta pronto il cavolo andrà condito con la salsa di tahine e la melassa di melagrana. Io ho aggiunto anche dei semi di melagrana che sono la mia passione! Per preparare la salsa di tahine (thick tahini sauce ovvero la salsa densa di pasta di sesamo) mettere tutti gli ingredienti in un frullatore e solo alla fine aggiungere l’acqua misurandola a seconda della consistenza che ci piace dare alla salsa. Questa Thick Tahini Sauce rimarrà a lungo nel vostro frigo (si conserva per 2 settimane se chiusa in un barattolo di vetro) perché non potrete più farne a meno. E’ ottima da aggiungere sulle patate lesse o fritte, sui falafel e strepitosa sul pesce.Il cavolfiore e l'intimità. Zahra Bi Tahineh
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Ingredienti
olio di mais per friggere
1 tazza di Thick Tahini Sauce
1/2 tazza di melassa di melagrana
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 1/2 tazza di tahine
3/4 spicchi d’aglio
il succo di 5 limoni (circa 1 tazza)
1 cucchiaino di sale
1/2 tazza di acquaprocedimento