È arrivato l’olio novo! E quant’è buono! E si fa festa!
É una festa e un’emozione per me, donna di città, chissà che emozione deve provare chi lo attende per mesi, chi ha ancora dolore alle braccia e occhi pesti per via della levataccia per andare al frantoio.
È proprio una festa, una nascita, un’ospite desiderato e atteso, un buon segno del destino.
Ci vuole il pane buono per onorare come si deve questo bendidio! Io uso un panaccio toscano insipido, con la mollica compatta e la crosta croccante. Poi, se ci son dei buoni fagioli ed un pepe profumato….ci si sente proprio fortunati!
Sì perché l’emozione é preziosa, è il tempo del primo assaggio, va onorato perché poi cambia sapore.
Così buono è solo qui ed ora!
E poi ci si siede, in compagnia degli amici con cui si sa che una fetta di pane con l’olio è anche la memoria che unisce di anno in anno (portando il bello e la tristezza di qualcosa che manca e non è più come l’anno scorso).
Anche Poppy è venuta a raccogliere qualche olivina…
Nella ricetta dei fagioli al fiasco che ho tratto dal libro di Davide Paolini “Le ricette della memoria” si parla di un luogo che ben conosco: la macelleria di Dario Cecchini a Panzano, un paesino vicino a Firenze. La ricetta è, infatti, proprio ispirata alla stanza chiamata “il Girone dei golosi” che si trova alla macelleria ed in cui non mancano mai i fagioli, insieme al vino ed ai brani del Canto VI della Divina Commedia. La macelleria del Cecchini è diventata famosa in epoca di mucca pazza quando, con l’introduzione dei divieti di vendita e consumo della carne di mucca, Cecchini inscenò il “funerale della bistecca con l’osso”.
L’albero di olivo mi riporta sempre alla terra palestinese, a quelle morbide colline popolate di secolari ulivi, all’amore profondo di quel popolo per questo albero che esprime quel radicamento quasi fisico che i palestinesi hanno per la propria terra, dalla quale, in molti, in troppi, sono stati sradicati. E quel tronco segnato che tanto mi ricorda i volti degli anziani palestinesi con la propria kefia sistemata a copricapo.
Se gli ulivi conoscessero le mani di coloro che li hanno piantati,
il loro olio si trasformerebbe in lacrimeMahmoud Darwish
Fagioli al fiasco con l'olio novo
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200 g di fagioli cannellini secchi
salvia
1 spicchio di aglio
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale
pepe nero in graniprocedimento
Purtroppo non ho un camino e neanche un vecchio fiasco. Ho usato un moderno fiasco di plexiglas che si può sistemare sul fornello utilizzando un frangifiamma.
Mettere a bagno i fagioli per 12 ore. Riempire il fiasco con olio, aglio, fagioli,salvia ed acqua fino a coprire. Mettere il tappo (che deve avere un foro di sfiato) e sistemarlo sulla cenere calda vicino al fuoco. Dopo un’ora spostarlo verso il centro e continuare a cuocere per 3 ore. Togliere i fagioli dal fiasco versandoli in una terrina e condire con sale, pepe e olio nuovo.