Pellegrino Artusi la chiama stiacciata coi siccioli. Stiacciata per via della forma rettangolare e dallo spessore basso che ricorda la focaccia salata. Coi ciccioli perchè veniva preparata con i siccioli (o ciccioli, come si dice in altre regioni) che altro non sono che ciò che rimane dalla colatura dello strutto. Nel trattare questa ricetta Artusi racconta di averla ricevuta da una “rozza serva” e introduce la storia con delle parole che tanto andrebbero diffuse oggigiorno:
Nel mondo bisognerebbe rispettar tutti e non disprezzare nessuno per da poco ch’ei sia, perché, se ben vorrete considerarla, può pure codesta persona da poco essere dotata di qualche qualità morale che non la renda indegna.
La schiacciata alla fiorentina è uno di quei dolci che tra comprarlo in pasticceria e farlo in casa… ci corre come tra il giorno e la notte. Quella di pasticceria è preparata seguendo una lenta lievitazione e, spesso, aggiungendo lo strutto. La versione che si prepara in casa è molto diversa, ma a questa mi sono abituata. Questa ricetta è per me la migliore, quella che mi ha dato la Signora Lalla, mia dirimpettaia e famosa per la sua schiacciata alla fiorentina!
La schiacciata alla fiorentina non è un dolce che mi appassiona, lo trovo comunque poco goloso e capisco che richieda la farcitura di panna o crema per renderlo più appetitoso. Gli voglio comunque bene perchè è un dolce di casa, è un dolce dei ricordi.
Schiacciata alla fiorentina ovvero stiacciata coi siccioli
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140 g di zucchero
4 uova
il succo e la scorza di 2 arance non trattate
140 g di olio di semi
140 g di latte
250 g di farina
1 bustina di lievito per dolci
500 ml di panna da montare e 3 cucchiai di zucchero vanigliato più altri 3 per guarnire la schiacciata
teglia rettangolare 30×23
procedimento
In una ciotola mescolare con le fruste le uova con lo zucchero per qualche minuto, aggiungere poi la scorza e il succo delle arance, l’olio, il latte e mescolate bene. Da ultimo unire la farina insieme al lievito. Versare il composto in una teglia bassa imburrata e infarinata e lasciarlo ancora riposare per almeno 2 ore. Cuocere a 200° per 30 minuti.