La vera bulimica di libri di cucina – il giorno in cui ne esce uno che si attendeva da tempo – si sveglia pensando a quel preciso momento “tutto per sé” in cui si siederà a sfogliarlo.
Ieri, prima di entrare a lavoro, avevo già ritirato la mia copia del nuovo libro “Una cena perfetta” di Angela Frenda che mi ero assicurata di prenotare dall’edicolante che trovo sulla strada per andare in ufficio.
Con questo libro è stato amore a prima vista per via della sua copertina: il colore del tessuto violetto scuro dell’abito che indossa l’autrice, che vorrei riempisse il mio armadio da sempre colorato di scuro, la rilassatezza di questa signora, la casa calma e quieta che fa da sfondo e… quella torta così delicatamente sorretta su quella alzatina da definirne la leggerezza e la preziosità.
Appena ho avuto il libro tra le mani sono andata di corsa alla ricerca di quella torta: perfetto, è nelle ricette dell’autunno (il libro è diviso nelle quattro stagioni). Già un segnale di sintonia e gran feeling tra di noi!
Dalla lista degli ingredienti, i primi che ho letto sono stati datteri e mandorle. Ho capito che io e quella torta….ci stavamo cercando!
Ho ritrovato di colpo un’aria famigliare, i profumi della cucina araba e da quelle pagine sembrava uscire profumo di caffè al cardamomo.
Questa ricetta mi aveva messo in cammino verso la cucina che sta al di là del mediterraneo e non ho resistito nell’apportare due piccole modifiche: al caffè, che è tra gli ingredienti, ho aggiunto qualche semino di cardamomo e sulla glassa ho voluto ritrovare i dolcetti arabi, aggiungendo una spolverata di verde granella di pistacchio.
Mi sono ritrovata nei miei viaggi in Medio Oriente: datteri, mandorle, caffè (al cardamomo per me).
Erano davvero anni che non preparavo una torta così originale, poco dolce, profumata, intensa e, per i suoi sapori, comunque a me famigliare.
Ora che io e questa torta di datteri e mandorle ci siamo ri-trovate, ho la calma per mettermi a leggere questo bellissimo libro di cucina.
300 gr di datteri secchi PER LA GLASSA Preparare il caffè con la moka (io ho aggiunto nella polvere dei semini di cardamomo) e, quando è pronto, riempire una tazzina, unire il bicarbonato e lasciar raffreddare. Tagliare grossolanamente i datteri (io ho utilizzato i medjoul che si trovano alla Coop e che provengono dalla Palestina e che sono più morbidi, grandi e burrosi rispetto a quelli tunisini) e le mandorle. In una ciotola lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero. Quando il composto sarà cremoso aggiungere le uova e il caffè e continuare a sbattere con una frusta. Unire la farina e un pizzico di sale. Ottenuto un impasto omogeneo unire le mandorle e i datteri. Versare il tutto in uno stampo e cuocere in forno a 180° per 40 minuti. Prima di capovolgere il dolce lasciarlo raffreddare almeno 10 minuti.Ingredienti
1 tazzina di caffè lungo
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 bustina di lievito in polvere per dolci
80 gr di burro
220 gr di farina integrale
180 gr di zucchero di canna
100 gr di mandorle
la scorza di 1 limone non trattato
3 uova
sale
60 gr di burro salato
90 gr di zucchero di canna
80 ml di panna fresca
70 gr di zucchero a veloprocedimento
Per preparare la glassa al caramello salato, in un tegamino, sciogliere il burro salato insieme allo zucchero di canna e alla panna e portare a ebollizione. Abbassare il fuoco e continuare a cuocere per 2 minuti, quindi mettere il tegamino da parte e lasciar intiepidire per alcuni minuti. Aggiungere quindi lo zucchero a velo e mescolare. Far colare la glassa sulla torta.