Ho scoperto i dolci di semolino e sciroppo di zucchero tanti anni fa durante una vacanza ad Istanbul;
ho capito che erano una vera delizia quando mi sono messa a lavorare sulla cucina mediorientale e poi, durante i viaggi in Palestina, è sbocciato l’amore folle!
Come tutti i grandi amori, anche con i dolci al semolino, si scatena il caos!
Cosi me ne invento di tutti i tipi, cambiando, aggiungendo, sottraendo rispetto alle ricette dei più famosi Basbousa, Harissa o Kalo Prama, i primi più mediorientali (intendendo tutta l’area dell’impero ottomano) l’ultimo più caratteristico di Cipro e della Grecia.
Poichè si può anche cucinare travalicando muri e confini io ho preparato un po’ una mescla tra le due ricette, giusto per onorare il meticciato in cucina che produce solitamente delle gioie per il palato… e l’animo mio!
Poichè adoro la commistione della consistenza del semolino con il sapore del limone, ho usato molto limone e per questo questa mia ricetta si differenzia sicuramente dalla Basbousa.
Per preparare il vero Kalo Prama ci vorrebbe il mastic, una resina dall’aspetto di una pietrina opaca trasparente. Viene estratta dall’albero del lentisco che cresce soprattutto nell’isola di Chios in Grecia ed ha un sapore deciso, simile a quello del legno ma con un retrogusto profumato di agrume (almeno così lo percepisco io ). Poichè quello che ho in casa lo tengo come l’oracolo (anche se, volendo, si può acquistare online) per preparare il budino di latte… non l’ho messo 🙂
Altro problemino – perchè come tutti i grandi amori, sono tali perchè resi avvincenti dai “problemini” – questi dolci al semolino vengono fatti sempre molto bassi. Il motivo è che lo sciroppo deve riuscire ad inzuppare bene tutto il dolce. Ecco, io ho usato degli stampini un po’ troppo alti e, poichè sono sempre un’esagerata nelle quantità, li ho fatti pure pieni!
Non seguite il mio esempio. Se utilizzate degli stampini (che son carini!) mettere una quantità d’impasto che non superi i 2 cm in altezza! Altrimenti: dolce mappazza di cui io son regina!
200 gr di semolino INGREDIENTI PER LO SCIROPPO DI ZUCCHERO Pistacchi per guarnire Mescolare in una zuppiera lo yogurt con lo zucchero. Aggiungere poi l’olio e piano piano farina, cocco e semolino, sempre continuando a mescolare utilizzando uno frusta. Da ultimo aggiungere il lievito mescolato con un cucchiaino di latte (o di acqua). Per preparare l’ater, ovvero lo sciroppo di zucchero, far bollire in un pentolino l’acqua con lo zucchero per 5 minuti, aggiungere poi il succo di limone, lasciar bollire ancora 1 minuto e spegnere il fuoco.Dolcini di semolino molto meticci
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Ingredienti
50 gr di farina
50 gr di zucchero
30 ml di olio di oliva
200 gr di yogurt intero tipo greco
50 gr di cocco
5 gr di lievito per dolci
1 bicchiere di acqua
1 e 1/2 bicchieri di zucchero
il succo di 1/2 limoniprocedimento
Alla base degli stampini mettere 3 pistacchi (ma va bene anche una mandorla, come si fa per la Basbousa) e versare l’impasto.
Cuocere nel forno preriscaldato per 35 minuti a 180°.
Lo sciroppo dovrà essere freddo e andrà versato sui dolcini appena usciti dal forno.
Poichè ho fatto un po’ di casino con questi stampini che sono un po’ alti per fare i dolci al semolino e si rischia di non inzupparli bene, li ho tolti dallo stampo, li ho messi in un contenitore e tenuti ad inzuppare nello sciroppo per un paio di ore. Il contenitore va ovviamente chiuso e messo nel frigorifero così che i dolcetti saranno freschissimi quando si gusteranno e poi quel sapore di limone accentuato li farà sembrare quasi dei sorbetti! Si è vero: li amo!